LAURA MORANTE in NOTTE DI SFOLGORANTE TENEBRA

AidaStudio Produzioni
Distribuzione esclusiva
Regia a cura di Daniele Costantini
Coordinamento artistico a cura di Elena Marazzita

Sei straordinarie figure femminili delle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide si raccontano sullo sfondo del tragico retaggio della guerra in un monologo vibrante, impetuoso ma anche intimo e introspettivo.

La sanguinosa guerra di Troia, durata dieci anni, si è conclusa con la vittoria dei Greci, ma le donne, greche o troiane, mogli, figlie o sorelle dei trionfatori o degli sconfitti, hanno tutte pagato un amarissimo tributo. Hanno perduto padri o sposi amati, oppure da sposi o padri sono state ingannate, tradite, abbandonate. I vincitori hanno infierito sui vinti, le donne troiane, prede di guerra dei soldati greci, sono costrette a servire gli assassini dei propri figli e dei propri sposi, come schiave o concubine, invise alle loro mogli legittime. Sei straordinarie figure femminili delle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide si raccontano sullo sfondo del tragico retaggio della guerra.

Tre greche, Clitemnestra, Elettra ed Elena, e tre troiane, Cassandra Ecuba e Andromaca. 

Accogliendo e rielaborando opere differenti, i sei monologhi mettono in scena personaggi controversi, che è difficile sottoporre a un giudizio morale. 


Clitemnestra è una spietata e ambiziosa simulatrice, oppure è una madre sconvolta dal dolore che vendica il barbaro assassinio di sua figlia? 
Elena è una donna vanesia, vile e sventata o, al contrario, una moglie fedele, vittima innocente di imperscrutabili trame divine? 
Cassandra è soltanto una vittima o il consapevole strumento della propria vendetta? 
Il risentimento di Andromaca nei confronti di Elena è davvero solo provocato dalla sua indignazione? 
E la presunta leggerezza di Elena basta a giustificare la feroce intransigenza della vecchia Ecuba
Elettra è la figlia devota di un padre amato, un’ implacabile giustiziera o una donna meschina, animata dal risentimento e dall’invidia per la propria madre? 
Non ci resta, credo, che sospendere il giudizio e lasciarci trascinare nel vortice delle loro passioni. 

(Laura Morante)

ARTISTI

Laura Morante, voce recitate

Davide Alogna, violino

Luca Provenzani, violoncello

Regia a cura di Daniele Costantini

Testo di Laura Morante 

Musiche di Johann Sebastian Bach, Reinhold Gliere, Maurice Ravel, George Friedrich Haendel/Johann Havorsen

Coordinamento artistico e distribuzione a cura di Elena Marazzita