FRANCESCO MONTANARI legge LA METAMORFOSI DI KAFKA

AidaStudio Produzioni
Distribuzione esclusiva a cura di AidaStudio Produzioni

Enigmatica, densa, surreale: l’opera più celebre dello scrittore praghese Franz Kafka, proposta con accompagnamento al violino per rendergli omaggio nei 100 anni dalla morte.

Il racconto di Kafka, La metamorfosi nasce da un profondo e indissolubile conflitto tra padre e figlio, un padre che lo vuole inserito nella vita borghese e attivo e un figlio che sogna la libertà totale e assoluta nella scrittura. Da questo dissidio nasce la grande metafora della trasformazione del personaggio in insetto, cioè una sorta di esilio, di autopunizione masochistica. Kafka però non lancia solo un messaggio al padre e alla famiglia da cui si aspetta un certo aiuto che non riceverà ma in qualche modo a tutti noi, all’umanità intera. Il suo è il tentativo di prospettare una realizzazione, un’umanizzazione dell’individuo che, all’interno di una piena e totale libertà, riesca in qualche modo a realizzare se stesso.

Figlio indiscutibile di ossessioni personali, questo romanzo di Kafka, offre spunti di riflessione molto attuali. La ricerca del proprio posto nel mondo, l’impossibilità di afferrare i meccanismi del sistema di cui facciamo parte, il rapporto di incomunicabilità con se stessi e con gli altri: sono tutti temi che riguardano l’autore ma non solo.

C’è un perché se Kafka è ritenuto uno degli autori che meglio hanno messo per iscritto le insicurezze dell’uomo moderno, costretto ad affrontare un cambio radicale nei valori rispetto al secolo precedente. Nel suo essere un uomo profondamente solo e riservato, Franz Kafka aveva compreso perfettamente il resto dell’umanità e la direzione che avrebbe intrapreso.  Ecco perché leggere le sue opere può aiutare a capire meglio come diradare le ombre che si pongono sul nostro cammino.

ARTISTI

Francesco Montanari, voce recitante 

Maurizio Camardi, sax, duduk, elettronica 

Jacopo Conoci, violoncello 

Adattamento a cura di Debora Pioli

Coordinamento artistico e ideazione a cura di Elena Marazzita